- Rubrica: Incontro con l'Arte (Michele Digrandi)
Risorto n. 1
Risveglio
Le radici
hanno trovato
la loro origine.
L’albero torna a vivere.
Nuovi rami
si alzeranno
verso il cielo
e l’aria,
ammirando
quella macchia verde
rinsavita,
l’amerà ancora.
Dalla Silloge “Risveglio”, Maria Giovanna Cataudella, Libro italiano edizioni (1ª ed. giugno 1993, 2ª ed. giugno ’95)
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1987 - Risorto n. 1 - Acrilico su tela, cm. 50x70
Le sinuose radici di un vecchio carrubo, simili a braccia ben tornite, cercavano di scavare il suolo arido, cosparso di pietre carsiche, alla ricerca di linfa nutritiva, per rigenerargli il tronco spaccato a metà da un vento turbinoso. Solo quel suo residuo cavo, rivolto ad est, infine riuscirà a sviluppare un lungo e agile ramo che si piega, a doppio arco, fino in basso, sotto il peso della novella chioma.
Le fresche fronde, dipinte con le varie tonalità di un verde intenso e brillante, tipico dei colori acrilici, svettano come mani oranti, liete di ringraziare il cielo per la florida rinascita e per lo scudo protettivo del muro a secco.
Le linee del quadro risultano incisive sia nell’articolazione dei piccoli rami che si diramano, in verticale, come spade sguainate, sia pure nella raffigurazione della parte del fusto, situato a sinistra, che ricorda un’affilata lama di coltello.
Per queste pennellate decise, ma così colme di accorato e toccante pathos, l’opera in esame, intitolata “Risorto n.1”, riesce a suscitare la partecipazione empatica del fruitore credente che, subito, intravede, nella condizione dell'albero, la metafora dell’uomo che, dopo ripetute avversità (sassi) e un evento funesto (vento), si ritrova, all’improvviso, solo, senza speranza ed in crisi religiosa.
Una metafora, ancora una volta, attinta dal meraviglioso paesaggio ibleo che colpisce, esteticamente, lo sguardo, ma che, infine, riesce anche a rasserenare, spiritualmente, l’animo di un osservatore attento e sensibile. Egli, infatti, esulando dal mero godimento visivo, vi potrà anche leggere il messaggio liberatorio e rivoluzionario insito nella Pasqua del Signore, cioè l’invito alla fiducia in Dio e alla lotta contro il male, nonostante il dolore e, soprattutto, il potere salvifico dell’accettazione e dell’offerta della croce (sassi, vento violento), alla luce di quella fede (linfa vitale) che rinvigorisce il corpo (giovani ramoscelli) e lo spirito, con la sua grazia (foglie nuove) e con la sua protezione (muro) dal maligno, fino alla resurrezione dei corpi e alla vita eterna.
Giovanna Cappuzzello