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  • Rubrica: Incontro con l`Arte (Michele Digrandi)

Natura morta? Ma anche le pietre hanno un’anima (acrilico su M.D.F. cm. 35x50.3), 1994

 

Pietre e Natura “morta”

Osservando la presente opera il fruitore immagina di intravedere una sintesi simbolica ed armoniosa della teoria sull’origine dell’universo (Big Bang), tradotta dall’artista, con immagini ricche di fascino cromatico e formale.

I sassi disposti a raggiera a partire da quello centrale, più grande e di forma ovoidale, rappresenterebbero la materia scaturita dopo la grande esplosione iniziale e mostrerebbero superfici più o meno lisce a testimonianza della diversa età geologica e del processo evolutivo.

Tra gli elementi inanimati spiccano anche una polposa mela gialla e mezzo guscio d’uovo contenente un rosso e lucente tuorlo, eletti a simbolo del miracolo della vita originatasi da aggregazioni sempre più complesse di organismi unicellulari che di materia si nutrono ma che, alla fine dell’iter esistenziale, si ridurranno in polvere.

Eppure, la scientifica spiegazione cosmologica viene illuminata nel dipinto da un fascio di luce che si diparte a destra dal cielo blu cobalto, per ricordare la presenza indispensabile e costante dell’alito divino nel continuo ciclo vitale.

 

Giovanna Cappuzzello

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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