Pozzallo, 23 settembre 2014 – «Le famiglie dei soggetti portatori di handicap attualmente in carico presso il Consorzio Siciliano di Riabilitazione C.S.R. (con sede a Pozzallo nella via A.Volta c/o la Scuola Antonio Amore), apprendono in data 22 settembre 2014, con lettera consegnata a mano dal personale del suddetto centro, che, a partire dal 21 Ottobre sarà possibile ricevere le terapie riabilitative solo recandosi, presso il CSR di Modica.
Il servizio di riabilitazione a Pozzallo verrà sospeso il 21 di Ottobre in seguito alla scadenza contrattuale del comodato d’uso.
Nonostante le continue proposte fatte all’amministrazione comunale da parte dell’Ing.Lo Trovato, Presidente del CSR, atte a trovare una soluzione definitiva, a causa di conflitti tra l’Amministrazione comunale e il Centro stesso, non si è giunti ad alcun accordo.
Non è compito di queste famiglie fare chiarezza su colpe e meriti.
La nostra unica preoccupazione è ricevere con continuità le terapie riabilitative per il bene dei nostri figli ed è questo che ci si attende che faccia codesta Amministrazione comunale.
Il disagio causato alle famiglie è inquantificabile e altrettanto inquantificabile è l’indignazione che emergerebbe qualora non venisse garantita la continuità del servizio erogato. Centinaia di bambini disabili hanno ricevuto e ricevono tuttora un servizio di alta qualità grazie alla professionalità del personale del CSR.
Ci si aspetta pertanto da questa Amministrazione Comunale che non solo venga garantita la continuità delle attività riabilitative ma pretendiamo che si impegni affinché gli organi competenti potenzino il servizio finora erogato.
La perdita di tale servizio peggiora senza ombra di dubbio alcuna, la già infelice situazione di disagio che vivono le famiglie pozzallesi, le quali gestiscono la disabilità dei propri figli, facendo riferimento solo alle proprie forze, sia in termini di energie personali che di risorse economiche.
La rabbia suscitata da questa spada di Damocle del 21 Ottobre non ha limiti, ma sempre per il bene dei nostri figli desideriamo trasformarla in ragionevolezza. Pertanto siamo fiduciosi nella correttezza e nel grande senso di responsabilità che deve necessariamente albergare nelle menti e nei cuori di chi governa la cosa pubblica.
Questo servizio ci è dovuto. I nostri figli non meritano, oltre al danno anche la beffa, di essere trattati come merce di scambio per l’ottenimento di questo o di quel consenso politico. Questo servizio è un diritto e pertanto non ci fermeremo dinanzi ad alcun diniego o mancata erogazione. I nostri figli non si toccano».
Le famiglie dei pazienti del CSR di Pozzallo
Protestano le famiglie dei pazienti del CSR di Pozzallo
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