Modica, 11 febbraio 2015 – Conferenza stampa congiunta nella sede del comune di Modica a palazzo San Domenico.
Presenti il direttore generale dell’Asp, dr. Maurizio Aricò, il sindaco del comune di Modica, Ignazio Abate e il vice sindaco ing. Giorgio Linguanti; l’assessore ai servizi sociali del comune, dr.ssa Rita Floridia e altri esponenti della giunta comunale e consiglieri comunali. Presente anche l’ing. Lorenzo Aprile, direttore del Servizio tecnico dell’Azienda sanitaria.
Il piano di intervento riguardante il P.S. del P.O. di Modica sarà realizzato grazie all’atto di transazione, siglato questa mattina, a Palazzo San Domenico tra il direttore generale dell’Asp dr. Maurizio Aricò e il sindaco di Modica, Ignazio Abate.
L’Asp di Ragusa vantava, nei confronti del comune di Modica, un credito di circa € 320.000, somma fuori bilancio comunale, che aggiunta a quella già destinata al nuovo Pronto Soccorso permetterà di realizzare i lavori già programmati. Con questo atto si chiude una vicenda che si trascinava da tempo.
«L’appuntamento di oggi – ha detto il dr. Aricò – aprendo la conferenza stampa – sancisce e sottolinea l’importanza del rapporto sinergico tra le istituzioni. Da un problema che si protraeva nel tempo ne è nata un’opportunità. L’ospedale di Modica rappresenta una delle tre colonne della sanità nel nostro territorio».
Il direttore, servendosi di slide, ha presentato il Piano programmatico degli interventi che riguardano l’ospedale Maggiore. In particolare si soffermato sul progetto di ammodernamento del Pronto Soccorso che prevede la realizzazione della “camera calda”.
«Gli interventi nel P.S. dell’ospedale di Modica nascono dalla volontà di investire nell’area dell’emergenza/urgenza per migliorare il servizio di accoglienza dei malati. La camera calda è uno spazio, collegato con il “Pronto Soccorso – Medicina d’Urgenza”, in cui arrivano i mezzi di soccorso e in cui avviene il passaggio di consegne del paziente: dagli operatori dell’ambulanza viene preso in carico dagli operatori del Pronto Soccorso. La camera calda grazie alla sua conformazione architettonica e al fatto che viene aperta e chiusa al bisogno, consente di effettuare il “trasbordo” del paziente in una situazione di confort termico e climatico maggiore, rispetto all’effettuazione della medesima operazione all’aria aperta.
Due percorsi diversi, più appropriati a seconda della condizione del paziente. Il triage permetterà di assegnare il grado di priorità per il trattamento. Come è risaputo l’attività del triage si articola in: codice di gravità: codice rosso e giallo - priorità massima e accesso immediato alle cure.
I codici verde e bianco: non critici, pazienti non urgenti; tuttavia bisogna assicurare una buona gestione dell’attesa, per la successiva visita medica, in un ambiente confortevole».
L’ing. Aprile ha detto: «abbiamo voluto ottimizzare gli spazi, con la realizzazione della “camera calda” si darà il via ad una forte caratterizzazione dell’ingresso dell’ospedale».
Il Pronto Soccorso è quindi un luogo insostituibile dell’offerta di salute, grazie al potenziale diagnostico e alla presenza contemporanea e sinergica di elevate professionalità e moderne tecnologie, che rappresentano i punti di forza di un servizio difficilmente sostituibile “in risposta ad un bisogno soggettivamente percepito come urgente”. Oggi il Pronto Soccorso è un luogo dove il cittadino si aspetta di ricevere non solo cure e trattamenti in urgenza, ma richiede che ciò avvenga anche con una forte attenzione alla fase relazionale e di umanizzazione.
«Certamente il Pronto soccorso di un ospedale rappresenta la cartolina d’ingresso. Oltre a farsi carico delle prestazioni di emergenza-urgenza, il Pronto Soccorso deve farsi carico anche dei bisogni del cittadino, curando anche gli aspetti relazionali e psicologici del momento», ha detto del Sindaco.
Modica: piano di interventi per l'Ospedale Maggiore
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