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Ispica, 16 ottobre 2015 – La società operaia “Giuseppe Garibaldi” ha compiuto 150 anni. L’anniversario è stato ricordato ieri, con una solenne manifestazione nella chiesa madre di San Bartolomeo. Alle messa celebrata dal vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò, è seguita la presentazione di un libro dello storico Francesco Fronte su “La Società operaia Giuseppe Garibaldi di Ispica: 150 anni di solidarietà e mutualità”.

A illustrarne i contenuti è stato Emilio Franzina, docente di Storia contemporanea all’università di Verona. Sono intervenuti, oltre l'autore, il sindaco Pierenzo Muraglie e il presidente della Società Operaia Natale Corallo. Moderatrice della serata la giornalista Giuseppina Franzò. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati attestati e riconoscimenti a coloro che hanno sostenuto la Società Operaia: tra gli altri, a Corrado Monaca, socio benemerito “per aver favorito la formazione culturale dei soci”; a Pietro Calabrese, socio onorario per aver donato al sodalizio la lapide in bronzo commemorativa dei 150 anni, scoperta al termine della manifestazione. Per l’occasione è stato presentato anche uno speciale annullo filatelico.

La società, come hanno messo in luce Fronte e Franzina, fu fondata nell’ottobre 1865 da alcuni ex garibaldini. “Nacque su iniziativa di alcuni reduci dell’esercito meridionale tra cui Melchiorre Casamichela - ha spiegato Francesco Fronte - e fin dal suo sorgere, ebbe sempre un rapporto costante con il Municipio, nei cui locali ha operato per quasi tutto il tempo”. Fu una delle prime associazioni in Italia a portare il nome dell'eroe dei due Mondi. Il sodalizio fu un importante luogo di aggregazione cittadina della classe operaia, rispetto alle tradizionali “confraternite” o ai circoli dei nobili e dei borghesi. Sciolta nel ventennio fascista, ospitò nei locali sociali prima la Milizia Fascista e poi altre organizzazioni fasciste. Dopo la liberazione, fu ricostituita nel 1943 sotto la direzione di quel Francesco Monaca che era stato l’ultimo presidente prima dello scioglimento. L'autore, ai fini della ricerca, ha potuto consultare la documentazione esistente nell’archivio della società dal dopoguerra a oggi, poiché le carte dell'epoca precedente sono andate quasi interamente distrutte.

“Ispica festeggia oggi un sodalizio antico e prestigioso – ha dichiarato il primo cittadino Pierenzo Muraglie - che appartiene alla storia della nostra città. Siamo certi che la società Garibaldi sarà capace di porre in essere le azioni necessarie per affrontare le nuove sfide della società contemporanea”.

Il presidente della Società Operaia, Natale Corallo, ha detto: “La nostra società ricorda la propria storia e guarda al futuro. Questa giornata e la presenza di tanti ispicesi e di tanti illustri ospiti ci carica di responsabilità per nuovi programmi da attuare, aprendo ai giovani ed al loro importante apporto”.

“Ringrazio il sodalizio per il riconoscimento conferitomi – ha concluso Corrado Monaca – L’attestato e la motivazione relativa alla formazione culturale dei soci mi caricano di responsabilità. Alla società mi lega il ricordo di mio nonno, Francesco Monaca, che fu il primo presidente dopo la ricostituzione del 1943. La società oggi può trarre forza dalla propria storia, rafforzando i principi di mutualità e solidarietà, per aprirsi alle nuove emergenze sociali, al mondo dei lavoro e alle nuove generazioni”.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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