Era il 2 giugno 1956, il primo sabato del mese, quando con grande concorso di popolo furono inaugurate le tre vetrate artistiche riproducenti la Natività e la Pentecoste, nel transetto, e il Cristo Coronato di spine, in alto nella cantoria della Chiesa dell’Ecce Homo in Ragusa.
Il progetto delle vetrate era stato affidato dal parroco Giuseppe Guardiano al professore Duilio Cambellotti e ad eseguire l’opera era stata la vetreria Giuliani di Roma. Il vescovo, monsignor Francesco Pennisi, non solo aveva approvato il progetto per la stima che aveva del Cambellotti, ma si era impegnato a comporre le scritte in latino da inserire a pie’ delle vetrate.
Sessant’anni sono passati e la comunità parrocchiale ha pensato di ricordare l’evento ed ha predisposto nel “Mese Cambellottiano” per il prossimo giugno delle visite guidate con l’opportunità di vedere da vicino la vetrata grande del Cristo, salendo la scala a chiocciola fino alla cantoria, corrispondente al lato interno del prospetto della Chiesa.
Dei pannelli illustrativi faciliteranno l’approccio a Duilio Cambellotti e al progetto iniziale, che nella sua globalità comprendeva la realizzazione di quindici vetrate illustrando i Misteri del Rosario.
Sarà possibile realizzare le visite dal lunedì a venerdì, dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 12,30.
Siamo certi che l’iniziativa culturale e religiosa ad un tempo aiuterà a conoscere una delle tante ricchezze artistiche custodite nelle nostre Chiese.
Siamo sicuri e fiduciosi inoltre – e ce lo auguriamo – che le istituzioni pubbliche, riconoscendo la bontà dell’idea, possano sostenerla anche nei mesi successivi per incentivare il turismo.
Ragusa. Ecce Homo: il mese cambellottiano
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