Scicli
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Scicli, 6 gennaio 2020 – L’11 gennaio, a distanza di secoli, è una data carica di significato, impossibile da dimenticare per gli abitanti del Val di Noto; un giorno che dal 1693, occasione del terribile sisma capace di radere al suolo gran parte della Sicilia sud-orientale, rappresenta una riflessione profonda su quello che è stato, ciò che è e quale avvenire sarà. 

In questa ricorrenza, il Centro Studi e Documentazione Città di Scicli invita la cittadinanza, per il secondo anno consecutivo, a partecipare ad A Cavallo del Tempo - Scicli prima e dopo il terremoto del 1693, l'incontro culturale di venerdì 10 gennaio alle 18.30, presso la Chiesa di San Michele Arcangelo.

La conferenza cercherà di far luce su ciò che è rimasto architettonicamente di precedente al terremoto, sulla percezione del sisma da parte dei contemporanei all’evento, su quali basi, infine, si crearono i presupposti per la rinascita architettonica e culturale dell’intera area del Val di Noto.

Vincenzo Burragato, storico e Presidente del Centro Studi, modererà la conferenza animata dagli interventi dell’architetto Mariangela Rizza, dello storico Giovanni Agolino e dello storico dell’arte Paolo Nifosì, facendo intraprendere agli intervenuti un viaggio profondo nelle radici fondamentali della nostra storia: un altro passo per conoscere la verità a riguardo di un periodo storico capace di cambiare per sempre il volto della nostra città.

L'incontro è organizzato in collaborazione con l'Associazione Culturale Tanit Scicli, la Rettoria di San Michele Arcangelo e il Vicariato Foraneo di Scicli, patrocinato dal Comune di Scicli.

 

Per informazioni, chiamare il numero +39.338.8614973 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o, infine, consultare il sito www.centrostudicittadiscicli.it.

Locandina

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry