Scicli
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Scicli, 30 dicembre 2014 – Ha fatto visita ieri a Scicli una rappresentanza della Delegazione del FAI, il Fondo per l’Ambiente Italiano, di Milano. 

Accolta dalla delegazione sciclitana, presieduta dalla Professoressa Rosalba Vindigni Bellassai, insieme alla sezione FAI giovani composta da Valentina Pensiero, Martina Savà e Vanessa Ferro, la delegazione milanese è rimasta entusiasta della visita a Scicli, guidata dalle preparate componenti del FAI giovani di Scicli, archeologhe e storiche dell’arte attive e partecipi della vita culturale della città.

La visita di Scicli è cominciata dal Convento di Santa Maria della Croce, aperto per l’occasione grazie alla collaborazione della Soprintendenza di Ragusa: gli ospiti milanesi sono rimasti meravigliati dall’imponenza del complesso di origine medievale e dalla splendida vista che si gode sulla città intera e sulla Cava di San Bartolomeo e Chiafura in particolare, per poi spostarsi nel centro cittadino e visitare i Siti Culturali Comunali di Via Francesco Mormino Penna (Gabinetto del Sindaco, Palazzo Spadaro e Chiesa di Santa Teresa d’Avila), insieme alle Chiese di San Giovanni Evangelista e San Michele Arcangelo e all’Antica Farmacia Cartia. Altre tappe, infine, trionfi del barocco come la Chiesa di San Bartolomeo e Palazzo Beneventano e il suggestivo Museo del Campanile di Santa Maria la Nova.

Non solo arte per i componenti del FAI di Milano, ospiti nel primo pomeriggio dell’azienda “Gli Aromi” di Enrico Russino, dove hanno potuto effettuare uno dei celeberrimi percorsi olfattivi di una selezione delle oltre centocinquanta specie di piante aromatiche coltivate in azienda e potuto assaggiare i piatti della tradizione dove le erbe officinali sono protagoniste.

Alla fine della giornata, completa è stata la soddisfazione per l’iniziativa da parte della Delegazione milanese, ammirata dalla competenza delle giovani guide del FAI di Scicli e dalla straordinaria bellezza della cittadina iblea.

 

Vincenzo Burragato

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

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