Scicli
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Scicli, 19 marzo 2015 – In merito a taluni articoli di stampa volti a fornire resoconto dell'ultima seduta consiliare segnatamente alla discussione delle deliberazioni 134 e 137 della Corte dei Conti., mi corre obbligo di rappresentare quanto segue.

Le dichiarazioni dei Consiglieri, riportate parzialmente e decontestualizzate con sapiente tecnica, danno al lettore l'idea di un Consiglio allarmato e confuso riguardo al risultato del lavoro di bonifica finanziaria e contabile compiuto dall'Ente nell'ultimo anno. Si sottende l'idea che la Corte stigmatizzi l'inefficacia dello sforzo in tal senso messo in atto dall'ultima amministrazione e dal Consiglio, travisando e raccontando tutto un altro consiglio rispetto a quello rappresentato martedì sera in Aula Consiliare. 

Non un solo Consigliere, e la cosa è stata espressamente rimarcata anche, e non solo, dal sottoscritto, ha potuto far a meno di cogliere con legittima soddisfazione le ragioni di speranza indotte dalla deliberazione 134. 

Nel documento infatti i magistrati contabili, dopo aver demolito l'impianto del rendiconto 2012, (prima fase Susino)  asseriscono, in conclusione, di aver tenuto conto positivamente delle memorie addotte nel dicembre scorso dal nostro Capo Settore Finanziario e dal Vice Sindaco Savarino, e “raccomanda all'Amministrazione di proseguire con determinazione nell'azione di risanamento della gestione dell'Ente”.

Per altro verso, questo quadro positivo, se non confermato, certamente non appare contraddetto dalla nota 5451 del Ministero degli Interni, che, fugando ogni dubbio, sulla legittimità del “nostro” (qui si può dire) Piano di Riequilibrio, entra nel merito istruttorio dell'atto con la richiesta di elementi integrativi e chiarificatori a sostegno delle proposizioni ivi rappresentate . 

Nota che, per quanto sconosciuta al Consiglio fino a quella sera, non può certo essere rappresentata, così come  sottilmente viene fatto, in termini di aggravio.

Grande preoccupazione invece è stata certamente espressa dai Consiglieri riguardo la nota 137 raffigurante una situazione a dir poco gravemente lacunosa dei controlli interni, che sono appannaggio dei vertici burocratici dell'Ente e non certo del Consiglio.

 

Il Presidente del Consiglio Comunale, Guglielmo Ferro

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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