Scicli
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#Scicli, 18 gennaio 2016 – La tromba ha intonato il silenzio, in segno di preghiera e raccoglimento. 

Ventidue anni sono trascorsi dalla morte, per mano della ‘Ndragheta, dei carabinieri Vincenzo Garofalo e Antonino Fava. 

Prestavano servizio a Palmi, in Calabria, quando sono stati trucidati da un commando che si oppose al loro alt. 

Stamani una mesta e partecipata cerimonia commemorativa si è tenuta in piazza Garofalo, alla presenza dei vertici militari della provincia: il colonnello Sigismondo Fragassi. il comandante Edoardo Cetola (il padre di questi era un ufficiale in servizio a Palmi il giorno dell’eccidio), insieme al commissario straordinario del Comune di Scicli, Gaetano D’Erba. 

C’erano il padre, il fratello e la sorella di Vincenzo, il carabiniere donnalucatese ucciso, c’erano gli studenti dell’istituto Vittorini di Donnalucata.

Don Nello Garofalo ha ricordato il sacrificio dei due militari, il commissario D’Erba ha sottolineato il ruolo di grande esposizione anche personale di quanti, in vari ruoli, rappresentano lo Stato, mentre il colonnello Fragassi ha rivolto il grazie di tutti per l’alto valore di testimonianza del sacrificio reso dai due militi. 

Molte concittadini, che conoscevano personalmente Vincenzo Garofalo, hanno voluto partecipare alla cerimonia. Segno che il ricordo e il dolore per quel che accadde il 18 gennaio di tanti anni fa è ancora vivo. 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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