Scicli, 10 febbraio 2017 – Esiste un tema nuovo sul tavolo dell'amministrazione comunale di Scicli, ed esiste perché per la prima volta un'amministrazione ha capito che il tema c'è, è centrale, e va capito fino in fondo.
Si tratta della questione idrica, emersa in tutta la sua gravità dopo l'alluvione del 22 gennaio scorso. Il problema, a differenza di quanto alcuni potrebbero pensare, non riguarda solo l'inquinamento della fonte di Salto di Lepre in ragione del malfunzionamento del depuratore di Modica, ma è più complesso e coinvolge tutte le fonti di approvvigionamento idrico del territorio comunale, borgate comprese.
La giunta Giannone ha deciso di affrontare di petto la questione, in maniera approfondita e organica.
Ecco le azioni intraprese dal Comune in queste settimane.
E' in atto una ricognizione di fonti idriche alternative, che l'ente pubblico potrebbe acquisire, per bypassare le fonti idriche tradizionali, che non garantiscono sempre la piena potabilità dell'acqua distribuita dall'acquedotto comunale.
Questa necessità nasce da una consapevolezza che è emersa da quando i controlli e i prelievi sono diventati continui, serrati e costanti.
Il Comune ha in animo di acquisire nuovi pozzi per tagliare la dipendenza da fonti idriche giudicate inaffidabili. In questi giorni, ad esempio, in un terreno di proprietà comunale, è in atto la perforazione di un pozzo, in prossimità del serbatoio San Matteo, al fine di garantire una nuova fonte idrica. La portata di altri pozzi viene valutata in queste ore per giudicare la loro utilità alla causa.
Altra questione riguarda i contatori e la tariffa pagata dagli utenti. E' in corso di accertamento il costo reale del servizio nel 2016, al fine di verificare l'esatta consistenza e il costo del servizio, e per parametrare in maniera corretta il costo finale per gli utenti, ovvero la giusta tariffa. C'è infatti un gap tra l'acqua erogata, l'acqua realmente fruita dagli utenti, e il tributo pagato. Esistono perdite, allacci abusivi, contatori che non registrano consumi idrici, contatori collocati all'interno delle abitazioni (in contravvenzione alla legge) e che non possono essere raggiunti dai letturisti.
Per tale ragione -spiega l'assessore Giorgio Vindigni – è in atto la sostituzione dei contatori e il Comune ha indetto una gara (andata deserta e ribandita) per l'acquisto dei nuovi contatori. Il problema, perché se ne abbia contezza è giusto dirlo, coinvolge qualche migliaio di utenze.
Gli uffici comunali, al fine di venire incontro ai cittadini, accettano la foto della lettura del contatore inviata via mail, salvo eventuale verifica del letturista.
Prosegue, intanto, la lettura dei contatori da parte degli impiegati comunali destinati a tale servizio. Obiettivo di tale lavoro è far sì che paghino tutti per pagare meno.
Il Comune di Scicli si trova, come è noto ai più, in predissesto, e deve sottostare a un piano di riequilibrio. Ragion per cui la legge obbliga l'Ente a coprire il 100 per 100 del costo del servizio, senza sconti.
Sono in corso diversi appalti per la sostituzione di ampi tratti di rete idrica comunale (in molti casi essa è vetusta e presenta copiose perdite) e questo dovrebbe consentire di rendere più efficiente il sistema idrico integrato della città.
Martedì prossimo saranno fatte le nuove analisi all'acqua immessa nelle condutture comunali. L'auspicio è che i valori tornino alla normalità, ma in alcun modo l'amministrazione vuole sottacere o ridimensionare un problema serio, che investe una questione sanitaria di salute pubblica.
Scicli. La giunta Giannone affronta il problema della crisi idrica
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