Siracusa e dintorni
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Siracusa, 17 settembre 2014 – “Il primo obiettivo, immediato, sarà quello di creare un registro delle associazioni che si occupano di violenza alle donne e di violenza di genere; in parallelo, come Amministrazione, individueremo la sede dell’assessorato alle Pari opportunità, oggi inesistente, destinato a diventare la “Casa delle associazioni”.

Lo ha detto l’assessore alle Pari opportunità, Silvana Gambuzza, al termine della riunione svoltasi ieri pomeriggio con i rappresentanti dei centri antiviolenza, arcigay, stonewall, consulta femminile, civica e degli studenti, club service e delle altre associazioni che operano nel territorio. “Una riunione molto partecipata che - continua Gambuzza- ci ha permesso di conoscere quasi tutte le associazioni di categoria, circa trentaa, che operano nel territorio. Con loro vogliamo iniziare un percorso di collaborazione finalizzato alla prevenzione ed alla tutela e protezione dei soggetti vittime di violenza: lo faremo creando una rete tra le associazioni e l’Amministrazione comunale che passerà attraverso la comunicazione, la formazione, il confronto”.

All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri Sonia D’Amico e Stefania Salvo, quest’ultima promotrice della deliberazione del consiglio comunale di adesione alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza alle donne e la violenza di genere denominata “posto occupato”: “Come previsto dalla Convenzione di Istambul del 2011 ratificata in Italia nel 2013- dichiara Salvo- occorre dare centralità agli strumenti di prevenzione e protezione rispetto a quelli punitivi e repressivi, e concepire una politica a lungo termine di prevenzione, educazione e sensibilizzazione sociale. Per fare questo occorre creare una rete tra tutte le associazioni, creare un luogo ove questa attività di prevenzione, cura ed educazione possa essere svolta, un luogo che possa rappresentare un punto di riferimento per tutti coloro che chiedono aiuto, un luogo ove si educhi alla cultura della non violenza”.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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