Siracusa e dintorni
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Siracusa, 7 luglio 2015 – “L'AST tiene un atteggiamento inaccettabile, disinteressandosi delle esigenze dell'utenza e impedendo, in piena estate, il diritto dei siracusani a muoversi. Se non è più interessata al servizio, lo dica chiaramente e si mettano quelle risorse regionali a disposizione del Comune”. Lo afferma il sindaco, Giancarlo Garozzo, commentando il taglio di almeno otto corse urbane a causa dei mezzi guasti e non riparati. Oggi l'Azienda siciliana trasporti garantisce solo due linee: la 23 che collega la città all'Arenella, e la 25 che porta fino al Belvedere.

“Una situazione insostenibile – afferma ancora il sindaco Garozzo – che si registra con sempre maggiore frequenza, che crea danni enormi e la cui durata è sconosciuta. Non oso pensare che giornata sarebbe quella di oggi senza i bus del Comune che, almeno, consentono a cittadini e turisti di muoversi lungo le direttrici maggiormente frequentate. Se l'Ast non è in condizioni di garantire un servizio minimamente decente, si ritiri e la Regione destini al nostro Comune il milione e mezzo di euro dati all'azienda: ciò ci consentirebbe di portare a termini in tempi brevi il progetto, già avviato, di gestire direttamente il trasporto urbano, che presto comunque potenzieremo”.

Nessun bus dell'Ast oggi effettua alcun collegamento tra la periferia urbana e il centro città.

“La cosa grave – prosegue il sindaco Garozzo – è che i nostri uffici del servizio Mobilità e trasporti sono stati informati solo stamattina dall'azienda, quando già erano arrivate le prime telefonata di lamentela dei numerosi cittadini bloccati da tempo alle fermate, spesso sotto il sole. Oltre al danno la beffa di un atteggiamento per lo meno irrispettoso dei rapporti istituzionali.

“La verità – conclude il sindaco Garozzo – è che l'Ast oggi dispone di un parco mezzi obsoleto, per cui le macchine si guastano spesso, e che l'azienda, dopo avere chiuso l'officina del deposito di Siracusa, non paga gli artigiani ai quali si rivolge per le riparazioni. Questi evidentemente non sono più disposti a fare altri crediti. Più di una volta l'Ast ha manifestato l'intenzione di abbandonare il settore del trasporto urbano. Chiediamo solo alla Regione di prenderne atto e di metterci in condizione di effettuare un servizio che, in ogni caso, sarebbe migliore dell'attuale”. 

 

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Paul Valéry