Siracusa e dintorni
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Concerto della Fanfara dei Carabinieri del XII Btg. Carabinieri Sicilia.

SAGRATO DELLA BASILICA-CATTEDRALE DI SAN NICOLÒ

Sabato 02 aprile 2016 – ore 19:30

 

In caso di avverse condizioni meteo, l’evento si terrà preso il Teatro Comunale “Tina di Lorenzo”

 

Noto (Siracusa), 31 marzo 2016 – Sabato prossimo, 2 aprile, alle ore 19:30, a Noto, in Piazza Municipio, la Fanfara del 12° Battaglione Carabinieri Sicilia, con un concerto renderà omaggio alla ricostruzione della Cupola della Cattedrale nel 20° anniversario del suo crollo. L’evento a cui parteciperanno tutte le autorità provinciali sarà l’occasione per celebrare la ricostruzione della Chiesa Madre e quindi la restituzione alla comunità di uno dei più significativi esempi dell’arte barocca siciliana.

La Fanfara del 12° Battaglione Carabinieri “Sicilia” che si esibirà sulla scalinata della Cattedrale, è stata istituita nel novembre del 1993 e ripete i fasti del “Corpo musicanti” fondato il 3 agosto 1860 e inserito nell'ambito dei “Carabinieri Reali di Sicilia”. È costituita da 35 elementi provenienti da complessi musicali o diplomati presso Conservatori italiani, tutti Carabinieri che svolgono anche normale servizio d'istituto. Il suo repertorio, oltre alla musica militare, comprende moltissimi brani di autori che vanno dall’ottocento ai giorni nostri, alcuni dei quali saranno interpretati questa sera. Dalla fondazione, ha svolto un'intensa attività esterna, proiettata nell’Italia meridionale e soprattutto in Sicilia.

Le Fanfare, comuni a tutti gli eserciti europei, hanno radici antichissime che risalgono alla funzione pratica dell'antica musica militare: trasmettere i segnali di comando e le cadenze di marcia sul campo di battaglia. L’iniziale dotazione di soli ottoni e percussioni, che risale alle Legioni romane, ha mantenuto immutata la sua struttura fino alla fine del settecento. In seguito, la potenzialità di esecuzione è aumentata con l’aggiunta dei legni, che hanno conferito una duttilità impossibile alle formazioni originarie. Nella prima metà dell’ottocento fu raggiunta la completezza tonale, grazie all’introduzione del basso, strumento dalla voce tanto grave e potente da fornire una base unificante, e del sassofono, che ha consentito di aumentare l’estensione timbrica. L’aumento dell’organico consentì di ampliare il repertorio: e nell’ottocento molte musiche sinfoniche furono trascritte per banda e fanfara, contribuendo a diffondere l’opera presso il grande pubblico.

 

 

Programma

 

“La Forza Del Destino” (Ouverture)

G. Verdi

 

“Marcia Slava”

P. I. Tschaikowski

 

“Il Reggente” (Sinfonia)

S. Mercadante

 

“5^ Sinfonia in Do min. Op. 67 Finale del 4 Movimento”

L.w. Beethoven

 

“Blues” da “Un Americano a Parigi”

G. Gershwin

 

“Louis Armstrong’s Legend for Concert Band”

L. Armstrong

 

“When I’m Sixty-Four”

J. LENNON - P. MC CARTNEY

 

“Innuendo” (Suite Pop)

F. Mercury - B. May - R. Taylor - J. Deacon

 

INTERVENTI

 

“La Fedelissima” (Marcia d’Ordinanza)

L. Cirenei

 

“Inno Di Mameli” (Inno Nazionale)

Mameli/Novaro

 

 

La Fanfara del 12° Battaglione Carabinieri “Sicilia”

 

Le Fanfare, comuni a tutti gli eserciti europei, hanno radici antichissime che risalgono alla funzione pratica dell'antica musica militare: trasmettere i segnali di comando e le cadenze di marcia sul campo di battaglia. L'iniziale dotazione di soli ottoni e percussioni, che risale alle Legioni romane, ha mantenuto immutata la sua struttura fino alla fine del settecento. In seguito, la potenzialità di esecuzione è aumentata con l’aggiunta dei legni, che hanno conferito una duttilità impossibile alle formazioni originarie. Nella prima metà dell’ottocento fu raggiunta la completezza tonale, grazie all’introduzione del basso, strumento dalla voce tanto grave e potente da fornire una base unificante, e del sassofono, che ha consentito di aumentare l’estensione timbrica. L’aumento dell’organico consentì di ampliare il repertorio: e nell’ottocento molte musiche sinfoniche furono trascritte per banda e fanfara, contribuendo a diffondere l’opera presso il grande pubblico.

La Fanfara del 12° Battaglione Carabinieri “Sicilia” è stata istituita nel novembre del 1993 e ripete i fasti del “Corpo musicanti” fondato il 3 agosto 1860 e inserito nell'ambito dei “Carabinieri Reali di Sicilia”. È costituita da 35 elementi provenienti da complessi musicali o diplomati presso Conservatori italiani, tutti Carabinieri che svolgono anche normale servizio d'istituto. Il suo repertorio, oltre alla musica militare, comprende moltissimi brani di autori che vanno dall’ottocento ai giorni nostri, alcuni dei quali saranno interpretati questa sera. Dalla fondazione, ha svolto un'intensa attività esterna, proiettata nell’Italia meridionale e soprattutto in Sicilia.

Attualmente è diretta dal Maresciallo Capo Paolo Mario Sena.

 

 

Il Maestro Sena

 

Il Maestro Maresciallo Capo Paolo Mario SENA è nato a Noto (SR) il 12 Maggio 1964. Fin da giovanissimo inizia gli studi musicali conseguendo, presso il Conservatorio di Catania “V. BELLINI”, nel 1989, il Diploma di Clarinetto e, nel 1990, la Specializzazione in Canto Corale. 

Vincitore di concorso, dal 1991 al 1993 frequenta la Scuola Allievi Sottufficiali dell’Arma dei Carabinieri. Destinato al Comando Stazione di Grumo Nevano e successivamente al N.O.R.M. di Casoria quale Capo Equipaggio, nell’anno accademico 199-1997 vince il Concorso di Capo Fanfara e, dopo un corso semestrale sotto la guida del Maestro Direttore Col. Vincenzo BORGIA, consegue la Specializzazione di Capo Fanfara nei Carabinieri venendo assegnato alla Direzione della Fanfara del 12° Battaglione Carabinieri “Sicilia” di Palermo. È decorato di Medaglia d’Argento al Merito di Lungo Comando e di Croce d’Argento per anzianità di Servizio Militare (anni 16). 

Dotato di spiccata sensibilità, il Maestro Sena trasfonde ai suoi orchestrali un linguaggio nuovo nel quale hanno vita tutti gli elementi più evoluti dell’arte musicale. Ricco di esperienza, egli eccelle non solo nell’interpretazione delle più ardue partiture, ma si distingue per la vena artistica che gli consente di svolgere agevolmente e brillantemente il proprio delicato compito.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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