Siracusa e dintorni
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#Rosolini, 8 aprile 2016 – Nell’ambito della Visita Pastorale a Rosolini S.E. Mons. Antonio Staglianò, Vescovo della Diocesi di Noto, ha fatto tappa a Palazzo di Città per incontrare gli Amministratori locali. Il Vescovo è giunto a Palazzo di Città accompagnato dai Parroci ed è stato accolto nella sala consiliare dal Sindaco Corrado Calvo, dalla Presidente del Consiglio Comunale, dagli Assessori, dai diversi Consiglieri Comunali, dai Dirigenti e dai dipendenti comunali. Ad aprire gli interventi la Presidente del Consiglio Comunale Maria Concetta Iemmolo che ha ringraziato il Vescovo per la sensibilità mostrata nel volere incontrare gli amministratori. 

“La Visita Pastorale – ha sottolineato la Presidente – costituisce per l’intera comunità uno dei momenti più alti e significativi non solo della vita religiosa, ma anche della vita sociale in quanto rafforza il rapporto sinergico che deve unire il cammino delle istituzioni al servizio del cittadino e verso i valori più profondi della solidarietà e della pacifica convivenza” .  

Il Sindaco Corrado Calvo  nel suo saluto di benvenuto,  ha voluto sottolineare la valenza che riveste la visita pastorale per l’intera Comunità rosolinese. “E’ con grande gioia – ha affermato il Sindaco - che Le do il benvenuto a nome mio personale, dell’Amministrazione Comunale e della Città che ho l’onore di amministrare. La Sua presenza oggi  qui è motivo di conforto e di speranza  per noi amministratori chiamati a svolgere questo  delicato ed importante compito. L’amministrazione di una città comporta un forte spirito di abnegazione nella consapevolezza che le sfide che abbiamo di fronte sono numerose e difficili, che la strada è spesso incerta e piena di ostacoli ma, allo stesso tempo  ci sostiene la forza e la volontà di un impegno costante al servizio della cittadinanza. Con questo preciso obiettivo, come  amministratori della Città di Rosolini  cerchiamo di progettare quotidianamente il futuro, restituendo centralità alla Comunità, ancorandoci a valori e regole etiche di rispetto reciproco, tenendo sempre presente che dietro ogni richiesta dei cittadini  c’è la storia di persone, di esseri umani.  Spero che della Sua Visita Pastorale non rimanga solo l’eco di una forte emozione. Auspico che le Sue parole di amore e fratellanza, di condivisione e comunione, di invito alla testimonianza, di incoraggiamento possano essere da stimolo per un lavoro, già peraltro intrapreso, sempre più sinergico con le parrocchie cittadine che per noi rappresentano un presidio straordinario per comprendere meglio i bisogni dei cittadini, ma anche per aiutare chi amministra la città a governare meglio i processi di cambiamento e le difficoltà che stiamo attraversando.  In questo senso deve protendere la nostra missione, la missione che deve contraddistinguere noi tutti amministratori”. 

Diversi i temi trattati nel suo intervento da parte di Staglianò, primo fra tutti quello della centralità della persona umana, del rispetto per coloro che ci stanno accanto, abbattendo qualsiasi steccato, sia esso religioso, sociale, politico, economico che possa essere motivo di divisione e discriminazione. “ La gente – ha sottolineato il Vescovo – ha fame di giustizia, amore, sincerità, affetto, uguaglianza. Ognuno di noi, al di là del ruolo rivestito deve protendere alla ricerca della strada giusta che conduce al bene comune. Un impegno costante che deve contraddistinguere ognuno di noi, mettendo da parte  pregiudizi di sorta  e andare all’essenziale. L’essenziale è l’amore, la carità, il servizio ai poveri. C’è la necessità quindi di instaurare un nuovo rapporto chiaro e proteso alla costruzione di uno spazio, nel pieno  rispetto dei ruoli,  all’interno  del quale si dia peso alle problematiche della persona umana soprattutto nel contesto che stiamo vivendo, condividendo tempi e modalità di intervento. Sentiamo – ha proseguito il Vescovo - le difficoltà in cui versano i nostri comuni, anche quelli virtuosi, costretti a limitare la loro capacità programmatica nell’erogare  e nel gestire i servizi alla comunità dovendo fare i conti con restrizioni finanziarie  per cui  rivolgo  l’invito a collaborare con la Diocesi di Noto al fine di realizzare, insieme, progetti a favore dei poveri e delle fasce più disagiate”.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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