Sette grandi spettacoli, una mostra multimediale, la messa in scena de “Il barbiere di Siviglia” con l’accademia teatro alla scala e il teatro per i piccoli. un’offerta culturale d’eccezione per la nuova stagione del Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla
Ragusa, 15 Ottobre 2017 – La messa in scena de “Il Barbiere di Siviglia” in collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala di Miliano, una mostra multimediale sulle amanti di tre grandi compositori italiani, la nuova stagione teatrale con attori nazionali, la stagione dedicata ai più piccoli, l’apertura della buca per l’orchestra e il ritorno dei concerti di Ibla Classica International.
È una straordinaria offerta culturale quella che complessivamente per la stagione 2017-2018 propone il Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla. Ieri pomeriggio, all’interno della “Festa del Teatro”, la presentazione ufficiale a cura delle due direttrici artistiche Vicky e Costanza Di Quattro, con la piena collaborazione di Clorinda Arezzo, responsabile relazioni esterne del teatro.
Si inizia il 28 ed il 29 ottobre con l’attrice Maria Amelia Monti in “La lavatrice del cuore” delicato e intenso tema delle adozioni visto in chiave ironica; l’11 e il 12 novembre sul palco una storia tutta siciliana “Maruzza Musumeci” con Pietro Montandon tratta da una novella di Camilleri. Il 16 ed il 17 dicembre metà della famosa Premiata Ditta, ovvero Roberto Ciufoli e Tiziana Foschi in scena con “Assolo di coppia”, ovvero il tema difficile del rapporto tra uomo e donna; il 13 ed il 14 gennaio 2018 ci sarà il grande Sebastiano Lo Monaco con “Io e Pirandello”; il 9 ed il 10 febbraio con il bravo Giovanni Guardiano in scena “I cento pazzi”, ovvero i personaggi del maxi processo visti in chiave teatrale; il 9 ed il 10 marzo grande ritorno al Donnafugata di Carlo Ferreri (presente in sala) insieme a Mita Medici, Annalisa Insardà e Valerio Da Silva con “Matrimoni ed altri effetti collaterali”, pièce firmata dalla regia di Manuel Giliberti (presente in sala) il cui tema vuole centrare l’evoluzione del matrimonio e la sua progressiva devastazione. Si continua con uno spettacolo musicale destinato a riscuotere grandi consensi con l’attore-cantante Mario Incudine e la regia del grande Moni Ovadia, entrambi ieri presenti in sala, con “Mimì, volere volare”. Spettacolo dedicato a Domenico Modugno e al suo repertorio poco esplorato. Sul palco Incudine sarà insieme ai suoi musicisti.
Fuori stagione, proprio per la straordinarietà dell’evento, il 22, 23 e 24 novembre è in programma la messa in scena de “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, i cui dettagli sono stati illustrati da Vicky Di Quattro, dal direttore dell’Accademia Teatro alla Scala, Luisa Vinci e da Gianni Bocchieri, direttore dell’Assessorato Formazione-Lavoro della Regione Lombardia, ragusano, che ha messo in collegamento i due organismi e che si è particolarmente speso affinché si potesse raggiungere questo traguardo per la città di Ragusa. “Un’offerta – ha detto Vichy Diquattro - che si rivela sempre più trasversale e ricca, un’opportunità di crescita per tutta la città grazie anche al Comune di Ragusa che ci sostiene e ci sta vicino in maniera costante”. L’Accademia Teatro alla Scala si occupa della formazione dei giovani artisti. Una collaborazione di grandissimo prestigio che rappresenta un valore aggiunto all’offerta culturale che caratterizza da qualche anno il teatro ibleo e che dà un respiro interregionale a percorsi formativi finalizzati alla formazione considerato che tutto nasce dall’adesione dell’Accademia al bando “Lombardia Plus” della Regione lombarda. Ricchezza che sul palco si tradurrà anche nei costumi, in sinergia anche con il Massimo di Palermo e il Bellini di Catania. “Dai nostri giovani - ha detto Luisa Vinci - pretendiamo l’eccellenza e i nostri passano da una selezione accuratissima. Abbiamo confezionato un Barbiere di Siviglia pocket, in un solo atto, ma con un risultato invidiabile”.
E a suggellare questo importante evento ci sarà anche una vera e propria chicca, presentata dall’altra direttrice artistica, Costanza Di Quattro: la mostra dedicata a Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini e Giuseppe Verdi, tre geni accomunati anche da travagliate esperienze sentimentali. La mostra, dal titolo “La calunnia è un venticello”, racconta le amanti dei tre grandi compositori italiani. “Ci piace immaginare – ha detto Costanza Di Quattro – che siano state loro la fonte d’ispirazione delle straordinarie opere di questi tre geni”. La particolarità di questa esposizione è data dalla sua multimedialità grazie alla realtà aumentata. Già durante la presentazione è stato possibile provare gli occhialini ArtGlass 3D con cui si riuscirà ad avere un “contatto fisico” con i tre grandi musicisti. A tal proposito il 19 novembre sarà il musicologo Paolo Isotta a tenere una conferenza su questi amori famosi e travagliatissimi. In esposizione ci sarà anche un foglio di una partitura musicale originale firmata da Vincenzo Bellini.
A completamento dell’offerta culturale, torna dal 27 dicembre la seconda edizione della rassegna “Il Donnafugata dei piccoli”, con cinque spettacoli dedicati a bambini e ragazzi, presentati dagli attori Anita Indigeno e Fabio Guastella de “Le Officine Sonore”, così come dal 22 ottobre ritornano i concerti di “Ibla Classica International” promossi dall’associazione Agimus con la direzione artistica di Giovanni Cultrera. Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Federico Piccitto e l’assessore comunale agli spettacoli Massimo Iannucci che nel complimentarsi con lo staff del Teatro, hanno sottolineato l’offerta culturale ampia e di qualità, motore che in città, insieme ad altre realtà teatrali, genera ricchezza sia dal punto di vista economico che soprattutto umano.
Giovannella Galliano
Foto di Giuseppe Bornò