Spettacolo
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Ragusa, 10 settembre 2019 – I canti popolari, le voci della gente e degli artigiani, le luci soffuse come a sussurrare le vicende più intime di una comunità: tutto questo è avvenuto nell’incantevole scenario del castello di Donnafugata, dove è stata portata in scena  La Lupa di Verga per la regia di Lorenzo Muscoso.

La novella racconta di una donna, ’gnà Pina, chiamata “Lupa”, per l’insaziabile desiderio e la continua passione che la caratterizzava. Una donna vista come una strega, capace di avere tutto ciò che desiderava. Una donna che riesce ad adescare e convincere il giovane Nanni a sposare Maricchia, sua figlia, per poterlo avere in casa e sedurlo in ogni momento.

Una femminilità primitiva e inquietante, dall’alta voracità sessuale. Il povero Nanni, esasperato dalle attenzioni della donna e dalla volontà di rimanere fedele alla moglie, finirà per uccidere la Lupa.

All’interno dell’opera verghiana, la Lupa spesso si ritrova a scontarsi con Malerba, entrambi vittime di un disagio esistenziale destinati all’emarginazione sociale. «Sono davvero soddisfatto - il commento dell’attore Germano Martorana - Il mio personaggio, ovvero Malerba, è un personaggio spigoloso. Mi sono divertito tanto nell’interpretare un personaggio così particolare. Questa è la seconda replica, sempre qui, al castello di Donnafugata, ma adesso sposteremo lo spettacolo fuori dalla Sicilia, andremo a Matera, poi a Roma».

Soddisfatto anche il giovane regista Lorenzo Muscoso, regista dalle tecniche innovative, quasi cinematografiche. Lo spettatore diventa parte integrante della rappresentazione, seguendo tutta la vicenda e i protagonisti non solo davanti al castello e sulla scalinata, ma anche dentro le stanze dell’antica struttura. “Tutto è andato bene, è un’opera complessa, ma sono contento per il grande impegno di tutto il cast di attori. Ci siamo preparati con estrema concentrazione e il risultato finale è stato soddisfacente”.

Il castello di Donnafugata ancora una volta protagonista di grandi serate e di grandi opere, anche grazie al lavoro incessante del Manager Culturale Giuseppe Nuccio Iacono, pilastro fondamentale di tutte le iniziative che ruotano intorno al territorio ibleo.

 

Lucia Nativo

 

Interviste a Giuseppe Nuccio Iacono, Greta D’Antonio (Maricchia) e Giuseppina Vivera (La Lupa)

https://www.youtube.com/watch?v=-bAYizr22xg 

https://www.youtube.com/watch?v=wThd8W09tjc

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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