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L’associazione “Noi dell’Umberto I” Ragusa si presenta alla città: il 20 maggio in scena l’Antigone al teatro Donnafugata di Ibla

 

Ragusa, 8 maggio 2015 – È appena nata ma è già pienamente operativa l’associazione “Noi dell’Umberto I” di Ragusa, che è stata creata da ex allievi, sia docenti che non, del Liceo Classico Umberto I del capoluogo, con varie finalità, prime fra tutte, quella di valorizzare e far conoscere le funzioni degli studi classici nella formazione dell’uomo moderno e di offrire al Liceo ibleo supporti culturali e organizzativi per attività extracurricolari. 

Per illustrare tutti gli obiettivi della neonata associazione, sabato 9 maggio, alle 10.30, si terrà una conferenza stampa nell’Aula magna del Liceo di via Vittorio Emanuele Orlando. Saranno presenti tutti i membri del direttivo, il presidente don Paolo La Terra e il vice, il cardiologo Antonino Nicosia, e gli altri componenti, Michelangelo Dimartino, Giuseppe Arezzo, con le professoresse Gabriella Brogna, Cettina Campo e Maria Grazia Di Bartolo. 

La presentazione ufficiale dell’associazione avverrà il prossimo 20 maggio, alle 19.30, presso il teatro Donnafugata di Ragusa Ibla. In questa occasione gli studenti del laboratorio teatrale del Liceo, con la regia dell’ex alunno Luca Iacono e di Fabio Guastella, metteranno in scena “Antigone” nella rivisitazione moderna di Jean Anouilh. La rappresentazione teatrale sarà introdotta da don La Terra e dal professore Vincenzo Giannone, preside emerito del liceo classico di Ragusa, che presenterà la figura di Antigone. A conclusione della serata si potrà gustare un aperitivo, mentre nel foyer del Teatro sarà allestito un banchetto dove sarà possibile iscriversi all’Associazione. “Mi piace descrivere la presenza di “Noi dell’Umberto I” con l’immagine di un ponte lanciato tra due sponde: da una parte quella del liceo Classico, con il suo patrimonio di studio e approfondimento culturale focalizzato sulle discipline umanistiche e dall’altra – dice don Paolo La Terra – quella della città di Ragusa, in cui, molti di coloro che l’hanno frequentato, vivono e operano declinando, negli ambiti più svariati, le proprie conoscenze e competenze che affondano le radici nella cultura classica”.

 

 

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