- Argomento: Letteratura
Modica, 8 giugno 2021 — Secondo “sabato letterario” di giugno al Caffè Quasimodo di Modica. È in programma sabato 12 alle ore 18.30, l’appuntamento dedicato a Dante nella ricorrenza dei 700 anni dalla morte, che si terrà nell’ Atrio Comunale come annunciato in questo link.
Abbastanza articolato il programma della serata che sarà coordinata dal Presidente del Caffè Letterario Quasimodo Domenico Pisana e che, dopo il saluto dell’Amministrazione Comunale, vedrà un intervento di Antonio Borrometi in omaggio a Dante.
L’evento sarà caratterizzato dalla lettura di alcuni canti della Divina Commedia a cura dello speaker radiofonico Daniele Voi, e dall’esposizione di quadri dei pittori iblei Guido Cicero, Rosanna Criscione, Rita Iacono, Emanuela Iemmolo, Anna Ottaviano e Giuseppe Spalla, i quali fanno parte dei 333 artisti della Collettiva Nazionale itinerante sulla Divina Commedia curata dallo storico e critico d’arte Giorgio Gregorio Grasso, il quale interverrà nella serata in collegamento video streaming.
L’appuntamento vedrà anche un collegamento con il maestro Filippo Lui (Mantova), compositore musicale di due Video poesie, Ode a Dante e Pentimento, e del promozionale della serata; sarà altresì arricchito da intermezzi musicali del Duo “Corde enigmatiche”, composto dal maestro Lino Gatto (chitarra) e dal maestro Fabio Rizza (arpa).
«Il Caffè Letterario Quasimodo – dichiara Domenico Pisana – ha voluto sintonizzarsi con le tantissime iniziative che stanno ovunque omaggiando Dante nella ricorrenza dei 700 anni dalla morte. Con un intreccio di letteratura, poesia, arte e musica, vogliamo pertanto ricordare in questo evento il messaggio d’umanità di Dante; se da un parte egli volle gridare all’umanità la sua indignazione perché si scuotesse dallo squallore di una vita senza bene, dall’altra gridò la sua luminosa speranza nelle virtù che riscattano l’uomo specie se aperto alla scintilla divina, indicandogli i valori fondamentali dell’esistenza: la giustizia, la libertà, la verità, la pace, il coraggio, la lealtà, la tolleranza, l’equilibrio, la sapienza e l’ordine. La Divina Commedia non è rappresentazione dell’aldilà, ma panorama della società terrena; Dante sa bene che nessuna ‘città di Dio’ sarà possibile se non si edifica una giusta ‘città dell’uomo’. Alla costruzione di una dignitosa società umana è fortemente teso il suo poema».
Salvo Micciché