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  • Rubrica: Incontro con l'Arte (Michele Digrandi)

Natura viva - Natura morta

Muri

 

 

Una pietra

e poi un’altra

e ancora tante.

Tutte insieme in un muro.

Una fila ininterrotta

di muri

resistenti e ostili.

Forzute presenze,

che il tempo

non può scalfire

né eludere.

 

 

Dalla Silloge “Risveglio”, di Maria Giovanna Cataudella (Libro Italiano Edizioni), 1ª ed. giugno 1993, 2ª ed. giugno ’95

 

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1986-03-04 - Natura viva - Natura morta – Acrilico su tela cm. 30x20

 

Un rigoglioso ed ordinato carrubeto padroneggia il campo, perdendosi, in lontananza, a suggellare, come anello di congiunzione, l’indissolubile unione tra il manto terrestre ed il cielo vagamente ceruleo.

Il tratto sfumato delle sagome arboree appare giovanile, tipico di un pittore che, nella ricerca di una dimensione più realistica e plastica del paesaggio, la raggiunge nella rappresentazione minuziosa dei vari rifiuti sul bordo della strada e di quel masso solitario, posto in cima al muretto in pietra calcarea, che sembrerebbe, a prima vista, uno scarto in plastica lanciato, furtivamente, oltre il sottostante cumulo.

Ad una analisi più intimamente attenta dell’opera emerge e trionfa il dualismo tra lo sdegno dell’artista-uomo che denuncia gli effetti rovinosi della crescente antropizzazione ambientale e quell’impellente bisogno estetico dell’artista-poeta di trascendere la realtà sensibile per ritrovarsi nella pacifica contemplazione dell’infinito. 

 

Giovanna Cappuzzello

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry