Ragusa e dintorni
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Lezione magistrale di Franco Purini: “L’Architettura contemporanea  deve ritrovare la fiducia nel futuro”

 

 Chiaramonte Gulfi, 5 settembre 2014 – Ha avuto professori di grande profilo internazionale quali Bruno Zevi, Ludovico Quaroni. 

Ha lavorato nello studio di Maurizio Sacripanti e poi di Vittorio Gregotti. Professore ordinario dal 1981 di Disegno e Composizione architettonica in diverse università italiane. È anche professore onorario di Arte e Comunicazione di Buenos Aires membro dell’accademia nazionale di San Luca e di quella delle Arti del Disegno di Firenze.

Ha girato in lungo e in largo per il mondo per diverse conferenze, abbinando una intensa attività di scrittore e allestendo numerose mostre personali. Nel 1966 ha aperto uno studio a Roma con Laura Thermes, orientato in importanti lavori di ricerca e progetti di committenza pubblica di particolare impegno. È anche autore di numerosi allestimenti tra i quali quelli del Padiglione Italia alla triennale dI Milano  e un altro alla Biennale di Venezia. 

Si è soffermato, nella sua interessante lezione, sulla necessità che l’architettura contemporanea acquisti maggior semplicità. Molto spesso, infatti, questo il pensiero di Purini, l’architettura complica le cose, dimenticando che deve essere al servizio della città e non assurgere al ruolo di protagonista della città stessa. 

Il professore ha anche parlato dello stato di crisi in cui versa l’architettura italiana. Per uscirne occorre ritrovare la giusta fiducia guardando al futuro con ottimismo, anche perché in Italia ci sono tutti gli elementi per riemergere e professionalità di altissimo livello. 

 

In questi ultimi due giorni di lavoro, tutti i soggetti coinvolti in questo Laboratorio Internazionale  d’Architettura sono alla prese con la rifinitura delle tante idee progettuali che sono state concepite per la “”nuova cinta muraria” delimitata  dagli edifici di C.so Kennedy; il sistema delle piazze e vie attorno all’asse centrale della cittadina iblea; il tessuto urbano del quartiere medioevale di San Giovanni; l’accessibilità degli spazi urbani e il manufatto dell’ex Hotel La Pineta.   

Tutti i lavori saranno presentati alle autorità e ai cittadini domani pomeriggio a partire dalle ore 17.30 presso i locali dell’ex Giudice di Pace di C.so Umberto.      

 Previsti gli interventi dei responsabili dei laboratori ( Laura Thermes/Antonello Russo, Chen Wei Bin/Chun-Lin Lee, Carlos Campos, Renato Capozzi/Federica Visconti, Roberta Lucenti, Marco Mannino, Carlo Moccia, Maurizio Oddo, Renato Partenope). Nella stessa serata a tutti i settanta studenti che hanno animato per quindici  giorni la cittadina iblea saranno consegnati gli attestati di partecipazione. 

 

Stasera, intanto,  alle ore 19.00 è prevista una tavola rotonda su “Professione, Formazione  e identità del progetto di architettura” con la partecipazione di Giovanni Lazzari, presidente dell’ordine degli architetti di Sicilia e di quello Provinciale, Giuseppe Cucuzzella. Prevista anche la partecipazione del Vice Presidente nazionale dell’ordine Rino La Mendola e del presidente della Fondazione “Arch” di Ragusa, Gaetano Manganello.

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry