Scicli, 15 febbraio 2015 – Da Donnalucata (Scicli), anzi da Via Sanremo proprio (dove abitano), alla serata finale del Festival della Canzone Italiana, quella di Sanremo, il Tempio della Musica "sanremese", appunto.
88 anni lui, 86 anni lei, i coniugi Manenti - Ruta, ospiti per il loro 65esimo anniversario di matrimonio, sono stati brillanti, reggendo l’auditel, che hanno fatto persino innalzare ancora di più...
Hanno fatto divertire il bravissimo Carlo Conti, raccontandogli, tra serio e faceto, di come avvenivano i matrimoni di un tempo, con le "ambasciate", i parenti (lo zio, in questo caso) che contattavano le famiglie, hanno raccontato di amore e sacrifici, Bartolomeo Manenti e Concetta Ruta. «Baci niente –racconta Concetta, scherzando–; i genitori controllavano...»; il promesso sposo faceva 20 km andata e 20 al ritorno per vederla, a Modica, senza poterla baciare, scherzano (ma così era a quei tempi), poi tornava a Scicli, a Donnalucata, per una vita di duro lavoro...
Hanno raccontato una Sicilia antica, che ora tutti noi viviamo come "folklore", ma era vera, reale, e certamente ha contribuito a rinsaldare per decenni legami familiari.
A Bartolomeo piacciono le canzoni di Massimo Ranieri, come "Perdere l'amore"; ma l'amore per Concetta lui non l'ha perso, neppure dopo 65 anni, ammirevolmente.
Dopo la vittoria nella sezione giovani di un modicano, Giovanni Caccamo, un altra modicana all'Ariston, la signora Concetta, solare e allegra, accanto al marito, lo sciclitanissimo Bartolomeo.
Rappresentanti di quel filo culturale e sociale di arte storia e buon umore che legano Scicli, Modica e Ragusa (soprattutto), ci rendono orgogliosi di vivere qui nel Sud Est, difronte al mare, di fronte a Malta, nel Mare Nostrum.
Grazie, Bartolo e Concetta!
s. m.