Crocifissione-Trasfigurazione - Acrilico su multistrato cm. 79,5x60 (2002)

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  • Rubrica: Incontro con l`Arte (Michele Digrandi)

Crocifissione-Trasfigurazione - Acrilico su multistrato cm. 79.5x60 (2002)

 

Ricchissimo di pathos si presenta agli occhi del fruitore il quadro intitolato “Crocifissione-Trasfigurazione”, realizzato con colori acrilici su multistrato. 

Lo stupore emotivo che suscita dipende, soprattutto, dallo slancio di totale abbandono verso la croce, da parte del personaggio stilizzato, le cui braccia sono drammaticamente avvinte al cerchio raffigurante la Trasfigurazione. 

Nello sfondo centrale, la gradazione cromatica dal giallo chiaro fino al denso arancione, in forte contrasto con l’azzurro del cielo e del sacro copricapo, concorrono ad enfatizzare il miracolo della teofania, voluto da Gesù-Uomo per rafforzare la fede dei diletti apostoli, dopo il tragico annuncio della sua passione, morte e resurrezione. Il pittore, con tratti morbidi e realistici, riesce a ricreare lo splendore folgorante della maestà di Cristo e a riprodurre una delicata rosa dalle sfumature rosate e fucsia, posta sulla base del muro, in basso, come simbolo dell’amicizia rinnovata (Nuova Alleanza) tra l’umanità peccatrice e il Creatore, grazie al sacrificio del suo unigenito Figlio. Il cristiano rappresenta ogni singolo credente che, in quanto mondato e salvato dalla Misericordia di Dio, si arricchisce della sua essenza divina e immortale, diventando degno di riconoscere i riflessi del viso della Madonna nella celeste benda del Trasfigurato. 

Il bicolore del copricapo, utilizzato come emanazione concettuale di purezza, continua anche in alto, nel cielo come percettibile tratto di unione tra sacro e profano, umano e divino, vita e morte. La Croce, qui costituita da conci grigio chiaro, in contrapposizione con il colore oscuro del sottostante basamento murario, perde il suo terrificante aspetto di strumento di tortura e di morte per acquistare un valore salvifico di “Giogo D’Amore”, di strumento di libertà dai lacci  terreni  e di  salvezza dalla eterna perdizione.

La purificazione dal peccato (muro) infatti, in ciascun individuo si perfeziona  attraverso la sofferenza (fiammella rossa) delle prove quotidiane (blocchetti di pietra), accettate dopo aver  rinnegato sé stesso, la smania ossessiva ed egoistica di piaceri e di potere, per rinascere come “uomo nuovo”, dispensatore di pace ed amore, in cammino con Gesù verso la conquista del Regno Celeste.

 

Giovanna Cappuzzello

 

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«…Mi congratulo per il tuo lavoro, che trovo veramente interessante e molto personale. Non succede spesso trovare quadri che sappiano risolvere il tema sacro in modo autentico e profondo».

Luana Raffuzzi

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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