- Rubrica: Incontro con l`Arte (Michele Digrandi)
Paesaggio-vita spezzata - Acrilico su tela cm. 24x18 (1988)
Con l’appuntamento settimanale del 04-06-2022 è iniziato il secondo anno di questa rubrica su Ondaiblea.
Da molto tempo pensavo di realizzarla, ma non avevo ancora ben chiara la modalità per come pubblicare le opere corredate da poesie e scritti passati e presenti, realizzati da alcuni amici scrittori, critici e poeti, che ringrazio moltissimo. Ho chiesto al direttore editoriale, Salvo Micciché, se fosse possibile attuarla e se sì, con quale modalità realizzarla e cosa ne pensasse in merito mia moglie Gianna Cataudella.
Chiarite le modalità, prima di iniziare la rubrica, su Facebook è sbucata fuori una inaspettata e gradita conoscenza, Giovanna Cappuzzello, che – inizialmente timidamente – avendo già giudicato un mio dipinto, mi comunicava (e si scusava) dicendo che, non avendo gli strumenti adatti e la preparazione per esprimere un giudizio critico in modo corretto, forse non era riuscita a percepire bene le caratteristiche dell’opera. L’ho ricontattata e le ho spiegato che non era così. Le ho dato alcuni suggerimenti, in base alle mie conoscenze su come procedere per la lettura delle opere d’arte, e ha subito cominciato a scrivere belle recensioni, non solo sulle mie opere, ma anche su altri artisti, compresa una anche una notevole nota critica su Giuseppe Elia, uno dei più attivi artisti e cofondatore del gruppo BAI di Comiso. Grazie per quello che scrive e osserva.
Michele Digrandi
::
Digrandi possiede un talento eccezionale di rappresentazione del reale, servendosi dei mezzi più raffinati della pittura.
La sua resa, quasi metafisica, del dato esterno utilizza una poetica a volte quasi iperrealista, con la ricerca minuta del particolare. A ciò concorre una estrema pulizia pittorica dei mezzi espressivi, e una solare visione degli oggetti assunti a modelli compositivi. Ma si stacca dall’iperrealismo, appena carica di significati metafisici e spesso trascendenti le sue opere dipinte con grande maestria ed estrema chiarezza, anche se persiste l’ambiguità del segno, che è poi una delle caratteristiche del talento vero.
Angelo Campo