- Argomento: Archeologia
Un convegno dedicato a «Catastrofi distruzioni storia – dialoghi sull’archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo» con la partecipazione dell’archeologo Giovanni Di Stefano che relazionerà su Cartagine
Ragusa, 16 novembre 2020 — Dal 19 al 21 novembre si svolgerà il Convegno di archeologia «Catastrofi Distruzioni Storia» promosso dalla Fondazione Paestum, dall’Università di Salerno e dalla XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.
Il Comitato scientifico con il Direttore della Fondazione Paestum, il Prof. Emanuele Greco, ha deciso di svolgere i lavori in modalità telematica sulla piattaforma Windows Teams al link http://urly.It/38p-6.
Fra i grandi temi che saranno affrontati da archeologi e storici la distruzione di Troia (Benzi) , il collasso delle città micenee (S. Privitera), il Partenone (L. Godart), l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (F. Sirano).
Tra i relatori c’è anche l’archeologo ragusano Giovanni Di Stefano, Professore di Archeologia all’Università della Calabria e in quella di Roma 2, che il prossimo 19 novembre alle 17.00 parlerà di Siccità a Cartagine ai tempi dell’Imperatore Adriano. Suoli Aridi e il Contributo della ricerca Archeologica. Questa relazione è modulata su una delle importanti scoperte di Giovanni Di Stefano a Cartagine, nella qualità di Direttore della Missione Archeologica a Cartagine; ed è, appunto, la scoperta su una strada della città romana di suoli aridi con cristalli di gesso proprio relativi alla siccità del 122/128 d.C., quando poi Adriano visita la città è il nord Africa.
Di Stefano presenterà per la prima volta i risultati di queste indagini che confermano l’estate più torrida dell'’antichità proprio durante il regno dell’imperatore Adriano.
Nel PDF allegato l’intero programma.
Salvo Micciché