- Argomento: Storia, Arte
Su Archivio Storico Ibleo è stata pubblicata un'interessante ricerca di don Ignazio La China su Antonio de lo Monachello, un artista netino che operò a Scicli nel Cinquecento e di cui si sono occupati Paolo Nifosì e Francesco Pellegrino. L'artista era anche cappellano a Scicli?
Chissà se non sia giunta l’ora di porre l’attenzione su un valente quanto quasi sconosciuto scultore di fine Cinquecento: Antonino de lo Monachello.
Nel Dizionario Netino degli uomini illustri del Balsamo troviamo che il Monachello nacque a Noto nel 1515 e il primo incarico che gli viene conferito come scultore è del 26 aprile 1549 per la realizzazione di una “cona” in legno per la chiesa del Crocefisso di Noto. Sono pure attribuite a lui la Madonna del Carmine di Noto e quella della Immacolata ma senza riscontri. Poi conosciamo solo la commissione del gruppo scultoreo delle 14 statue di cui faceva parte la Addolorata di Santa Maria La Nova. Questo gruppo doveva essere fatto prendendo a modello altre due composizioni simili realizzate dallo stesso Lo Monachello una nella chiesa di San Giovanni a Modica e l'altra per una chiesa di Ragusa.