Sapere

  • Argomento: Letteratura

Enea simbolo di una eterna speranza: l’eroe di Virgilio al centro della serata del Caffè Quasimodo, nel ricordo di Giorgio Sparacino

 

Modica, 12 gennaio 2020 – Una piacevole immersione nel mondo classico e nell’ attualità dell’Eneide:così il pubblico intervenuto al primo appuntamento del 2020 del Caffè Letterario Quasimodo, ha percepito la serata dello scorso sabato, ove grazie all’incastro armonico di letture a cura dell’attore e regista Alessandro Sparacino, figlio dello scomparso Giorgio, al quale è stato dedicato l’incontro, nonché le riflessioni puntuali e profonde di Michele Armenia, docente del Liceo Classico di Modica, e le mirate composizioni musicali del M° Sergio Carrubba al pianoforte, hanno creato un clima di ascolto e di attenzione dentro il quale è stato possibile vivere un momento di cultura e umanità. 

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  • Argomento: Storia

Daniele Pavone su Archivio Storico Ibleo

 

Paolo Silvio Boccone (Palermo 1633 ÷ Parco (Altofonte) 1704) nel suo MVSEO DI FISlCA E DI ESPERIENZE edito a Venezia nel 1697 offre un interessante resoconto del terremoto del Val di Noto del 1693, segnalando una prima forte scossa registrata venerdì 9 gennaio, cui seguì uno sciame che culminò con il terrifico sisma di domenica 11 che a suo dire fu «stupendo oltre la considerazione humana, di durata in circa quattro minuti con fieri dibattimenti».

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  • Argomento: Storia

Francesco Fronte su Archivio Storico Ibleo

 

Dalla Tesi di Laurea “Spaccaforno 1693: dall’«Orribilissimo terremoto alla “Rinascita” barocca», di Concetta Fratantonio. (Capitolo Secondo)

 

1. Il terremoto a Spaccaforno 
Il sisma più disastroso della storia recente della Sicilia Sud-orientale è stato certamente quello del 9 e dell’11 gennaio 1693.
Ecco i documenti, riguardanti Ispica finora portati alla luce, che ce ne hanno tramandato la memoria. Il dott. Leontini nel 1932 pubblicò il verbale del terremoto sottoscritto dai giurati, dal parroco don Antonino Li Favi e dai guardiani dei tre conventi, oltre a due lettere dello stesso Li Favi ed alcune pagine del diario del sacerdote don Francesco Franzò, che comprendono un memoriale del terremoto ed altre notizie sulla ricostruzione del paese. Il notaio Moltisanti e la Fronterrè Turrisi hanno ripreso queste notizie, mentre Leonardo Arminio ha pubblicato l’elenco degli 80 morti seppelliti nella chiesa Madre e a S. Antonio.

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Articolo del prof. Uccio Barone su Archivio Storico Ibleo

 

Nella seconda metà del Quattrocento le città dell' area iblea  furono teatro di estese rivolte urbane e di forte instabilità sociale. Un quadro politico poco conosciuto, in contraddizione col  contesto artistico e culturale che invece registra capolavori architettonici come le chiese di S. Giorgio vecchio e S. Maria delle Scale a Ragusa, la cappella del Sacramento in S. Maria di Betlem e il rosone del Carmine a Modica, la cappella Naselli a Comiso. Lo ha sottolineato Giovanni Morana in un documentato saggio del 1995 , richiamando l' attenzione sulla storia medievale della Contea.

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  • Argomento: Storia

Daniele Pavone su Archivio Storico Ibleo

 

Il terremoto che dopo la prima forte scossa del 9, alle ore 13:30 circa dell’11 gennaio 1693 con la sua Magnitudo Momento pari a 7.41±0.15 Mw causò la distruzione di buona parte dei centri abitati della Sicilia Sud-Orientale e ne decimò la popolazione, mietendo circa sessantamila vittime, è un fatto storico di tale portata da rappresentare, di fatto, uno spartiacque fondamentale per le vicende del versante orientale della Sicilia: quella tragedia segnò la conclusione del “secolo cristallino” e dalle sue macerie fiorì quel paesaggio architettonico Tardo Barocco unico al mondo, dal 2002 riconosciuto dall’U.N.E.S.C.O. nella sua World Heritage List.

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  • Argomento: Premi letterari

Modica, 6 gennaio 2020 – Il Caffè Letterario Quasimodo di Modica apre ancora una volta le sue porte alle scuole della provincia di Ragusa con l’organizzazione della XII Edizione del Premio di Poesia Quasimodo "La terra impareggiabile”.

L’iniziativa, che rientra nell’ambito delle attività culturali programmate per la stagione 2019/2020, è riservata agli studenti delle scuole elementari, medie inferiori e superiori della provincia di Ragusa, ed è patrocinata dal Comune di Modica. 

«Il Premio è giunto alla sua XII Edizione – ha detto Domenico Pisana, Presidente del Caffè Letterario Quasimodo –, e si prefigge alcuni obiettivi essenziali: suscitare nei giovani un approccio poetico alle loro città in tutte le varie articolazioni paesaggistiche, barocche, enogastronomiche, folkloristiche, monumentali, artistiche e religiose, mediante la produzione di testi poetici sia in lingua che in dialetto; far emergere e sviluppare le potenzialità poetiche degli studenti mediante la composizione di poesie centrate su tematiche esistenziali e sociali e su argomenti a tema libero; favorire un’interazione tra Scuola, territorio e cultura locale al fine di determinare una valorizzazione delle risorse culturali del territorio e di favorire la promozione di valori di cittadinanza come la legalità, la giustizia e la solidarietà».

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Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

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